L’ESS: concetti fondamentali e sfide

image conf.jpg (11.1kB)
Negli anni ‘80 il concetto di sviluppo sostenibile appariva come una risposta moderrna ai limiti materiali della crescita economica senza limiti.
Allo stesso tempo l’educazione, in senso ampio, viene riconosciuta come uno degli
strumenti più importanti per raggiungere la sostenibilità, cioè uno stile di vita
praticabile attraverso lo sviluppo delle nuove conoscenze, competenze e l’adozione
di nuovi valori e comportamenti

Fu così che dalla Conferenza internazionale dell’UNESCO di Salonicco nel 1997 venne proposto di rimpiazzare il termine di « educazione ambientale » con il termine « educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile »

Questa pagina ha come obiettivo quello di presentare i concetti e le sfide fondamentali dell’Educazione Ambientale e allo Sviluppo Sostenibile (EAS)

Evoluzione del concetto

Negli anni ‘80 l’istituzione di programmi di Educazione Ambientale nel contesto
scolastico venne messo in opera in numerosi paesi, principalmente in America,
Australia e Europa.

Allo stesso tempo, alla fine degli anni ‘80, la Commissione mondiale sull’Ambiente e
lo Sviluppo (CMED, 1987), con la ricerca « Il futuro di tutti » noto anche come
Rapporto Burtland, propone il termine di « sviluppo sostenibile » o « sostenibilità »
come una risposta moderrna ai limiti materiali della crescita economica senza limiti.

Il successivo Summit di Rio de Janeiro (1992) ha sottolineato l’importanza dello
sviluppo sostenibile in quanto strategia per un avvenire vivibile delle società
moderne, come è testimoniato dal testo della Dichiarazione finale conosciuto come
« Azione 21 » (Kubit, 1993).

Nello stesso Summit l’educazione in senso ampio è riconosciuta come lo strumento
principe per la realizzazione di un mondo sostenibile grazie alla messa in opera di
nuove conoscenze, competenze, valori e comportamenti (Nazioni Unite 1993 e
Keating, 1993).

L’EAS viene definita come segue : «Quell’educazione che permette uno sviluppo
delle conoscenze, dei valori e delle competenze per comprendere la complessità del
mondo dove si vive e per partecipare, individualmente o collettivamente, alla presa di
decisioni sulle questioni più importanti, localmente o a livello più ampio, in vista di un
futuro sostenibile» (UNESCO, 2003, p.4).

I cambiamenti proposti dall’EAS riguardano un po’ tutti gli ambiti dell’attività umana e
mirano a creare una società di cittadini attivi, pronti al coinvolgimento nella presa
delle decisioni. Gli studenti attraverso la loro partecipazione personale e attiva
« sviluppano una alfabetizzazione ecologica e politica in vista di una piena presa di
coscienza del loro ruolo in quanto cittadini » (Sterling, 1996, p.35).

L’EAS è la regia che sottosta ai seguenti principi di indirizzo (UNESCO, 2005) :
● riconosce e mette in evidenza la complessità dell’ambiente e della vita in
generale
● coltiva valori che garantiscono la sostenibilità a lungo termine
● rinforza le capacità umane in tutti gli aspetti dello sviluppo sostenibile
● impiega le conoscenze locali (indigene) intorno all’ambiente naturale e
sostiene le pratiche e le tradizioni che garantiscono la sostenibilità
● riconosce e lavora con differenti approcci culturali sulla natura, sul mondo e
sulla società
● utilizza modelli di comunicazione locale

La realizzazione degli obiettivi dell’EAS necessita un quadro pedagogico specifico
caratterizzato dai seguenti approcci (Demetriou, 2009):
- Pensiero olistico/sistemico
- Interdisciplinarietà / transdisciplinarietà
- Approccio costruttivista della conoscenza
- Apprendimento cooperativo
- Pensiero critico

L’EAS, al fine di rispondere alle sfide della sostenibilità del 21esimo secolo ,
dovrebbe permettere all’individuo (UNESCO, 2005; Ragkou, 2013) :
● di comprendere la natura complessa e relazionale dell’ambiente
● di acquisire una comprensione globale e integrata delle relazioni
individuo-comunità-ambiente
● di percepire l’ambiente come una realtà sistemica
● di essere capace di comprendere e analizzare la complessità delle
situazioni ambientali in ragione dell’implicazione di fattori socio-economici,
poilitici e ecologici
● di essere capace di comprendere le sfide maggiori delllo sviluppo
sostenibile, quali la povertà, il cambiamento climatico, lo spreco delle
risorse naturali, l’esaurimento delle risorse naturali, i conflitti tra paesi
poveri e ricchi, lo sfruttamento dei paesi poveri da parte di quelli ricchi,
ecc.
● di comprendere la disparità nell’accesso alle risorse naturali e sviluppare
una « alfabetizzazione politica » per poter partecipare alla politica
ambientale
● di rendersi conto che la soluzione dei problemi ambientali è direttamente
legata alla soluzione dei problemi sociali e al potere economico e politico
● di sviluppare un senso critico nei confronti delle politiche, locali o centrali,
che sono adottate per trattare o gestire una risorsa naturale, ovvero
coinvolgere tutta la comunità nella gestione della risorsa naturale.

Una EAS pensata in questo modo è uno strumento utile per coinvolgersi
radicalmente nell’educazione di individui responsabili dei propri concittadini, delle
generazioni future e di tutte le altre forme di vita, attraverso la formazione di un modo
olistico di percepire la realtà al fine di poter valutare i comportamenti e le scelte
sociali in relazione all’ambiente (Flogaiti, 1993).

Bibliografia

image pictobiblio.jpg (5.6kB)
Lien vers: https://etreserasmus.eu/?EnjeuX/download&file=pjmodule4biblioenjeux.pdf
Cliccando sulla vignetta, potete scaricare la bibliografia di riferimento.

Stampare la pagina

image pictopdf.png (2.7kB)
Lien vers: https://etreserasmus.eu/?EnjeuX/download&file=M41_GRECEconcepts_fondamentaux_en_EEDD.pdf
È possibile, cliccando sul pittogramma, scaricare questa pagina in formato pdf per la stampa. Qualsiasi uso di questo file nei comuni creativi deve menzionare la fonte e gli autori.
Autori della scheda : Ragkou Polyxeni et Ziaka Yolanda – Polis – Grèce


Actualités Un réseau en Europe Vidéothèque