L’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile in pratica: tre approcci complementari

image courants.jpg (0.2MB)
Esistono diverse tipologie dI approccio all’Educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile. I principali autori in questo campo sostengono che tre orientamenti della ricerca, nel campo dell’educazione (approccio positivista o didattico, approccio psicopedagogico o interpretativo e approccio sociopedagogico o critico), permettano di distinguere tre diversi paradigmi nell’educazione ambientale.

Benché questi tre approcci siano complementari e permettano di valutare globalmente il rapporto tra individui e ambiente, sembra tuttavia indispensabile insistere su quello sociopedagogico, per due motivi: innanzitutto perché questo approccio, che sottende una critica sociale, viene ignorato al giorno d’oggi nella maggior parte delle azioni intraprese, ma anche perché costituisce, a nostro parere, una finalità importante dell’educazione allo sviluppo sostenibile, ossia il coinvolgimento nell’azione per il cambiamento di realtà problematiche.

Obiettivo pedagogico di questo documento

Conoscere gli approcci metodologici e ideologici dell’educazione ambientale, tramite lo studio di tre paradigmi epistemologici complementari e delle loro caratteristiche.

Differenze concettuali

Molte persone coinvolte nell’educazione ambientale seguono approcci filosofici diversi, che riguardano il quadro concettuale, gli obiettivi, la metodologia e la natura stessa dell’oggetto dell’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile (Fien, 1993, Flogaitis, 1993).

É chiaro che queste diversità concettuali portano ad approcci diversi nella conduzione. Queste diversità scaturiscono da concezioni diverse dell’ambiente, dell’educazione, del quadro pedagogico e delle sue caratteristiche, ma sono al tempo stesso legate ai valori ed agli interessi personali degli educatori (Hadji, 1992) (1).

I tre approcci epistemologici di Habermas, che hanno influenzato la ricerca nel campo dell’educazione, li ritroviamo oggi nell’educazione ambientale, nell’analisi sviluppata da Robottom et Hart (1993).

Questi orientamenti sono:
1- Approccio positivista o didattico
2- Approccio interpretativo o psicopedagogico
3- Approccio di critica sociale o sociopedagogico

Robottom et Hart (1993) affermano che “l’appartenenza ad un orientamento (consciamente o no), predetermina ideologicamente le attività intraprese in numerosi ambiti educativi” (Robottom et Hart, 1993, p.27).

Possiamo caratterizzare i tre orientamenti associandoli alle parole chiave seguenti:
- Didattico: misuro, predetermino, controllo
- Psicopedagogico: descrivo, interpreto
- Sociopedagogico: associo, metto in luce, modifico

1) L’orientamento didattico o positivista nell’educazione ambientale

Ha come obiettivo quello di stimolare un atteggiamento verso l’ambiente che sia responsabile, secondo criteri e norme predefinite.
- Conoscenza: predefinita, oggettiva, proveniente da esperti
- Ideologia ambientale: tecnocentrica.

Nel contesto di un’educazione ambientale di stampo didattico:
- La conoscenza è considerata come oggettiva e non ambigua
- L’ambiente è visto come una risorsa ed in quanto tale va gestita razionalmente e protetta
- La biosfera è al servizio dell’uomo (visione antropocentrica)
- L’uomo è considerato separatamente dal suo ambiente
- Lo specialista ha un ruolo decisivo
- Concezione economicistica dell’ambiente
- L’educazione ambientale mira a sviluppare negli studenti-cittadini un atteggiamento verso l’ambiente responsabile secondo norme e criteri predefiniti
- Per quanto riguarda le conoscenze, l’educazione ambientale corrisponde ad un’educazione “alle tematiche ambientali”
- Lo sviluppo risolverà i problemi ambientali
- Una gestione razionale delle risorse naturali condurrà alla risoluzione della crisi ambientale.

2) L’orientamento psicopedagogico

Ha come obiettivo lo sviluppo di un’etica ambientale e l’identificazione personale con l’ambiente.

- La conoscenza è soggettiva, originata dall’esperienza personale
- L’ideologia ambientale è ecocentrica
- Mira allo sviluppo di una relazione personale, profonda, con l’ambiente
- Mira allo sviluppo di un’etica ambientale, fondamento di qualsiasi azione ambientale
- Legata ad un’educazione “dentro e attraverso l’ambiente”
- L’ambiente viene concepito come fonte di conoscenza e d’ispirazione etica
- La conoscenza non dev’essere diffusa da esperti ma dall’ambiente stesso e viene acquisita tramite l’interazione personale con questo.
- Mira al pieno sviluppo della personalità
- Crede che la relazione tra uomo e natura debba essere spirituale
- Crede che una buona qualità di vita sia possibile solo identificandosi con la natura

3) L’orientamento sociopedagogico

- Ha come obiettivo il cambiamento della realtà ambientale, sociale, educativa
- La conoscenza è dialettica, collaborativa, ha origine da un’analisi critica
- L’ideologia ambientale è eco-centrica/eco-sociale

Questo approccio epistemologico:
- Sostiene che l’ideologia sia la causa di idee erronee condivise e collettive
- Mira ad una conoscenza di sé illuminata, consapevole
- Punta ad un’azione politica efficace
- Sviluppa un coinvolgimento personale e collettivo nell’azione ambientale
- Crede nell’educazione “per l’ambiente” ed allo stesso tempo include le dimensioni “attorno, dentro ed attraverso l’ambiente”
- Coinvolge studenti ed insegnanti in un lavoro di ricerca critica e collaborativa attorno alle questioni ambientali
- Cerca di analizzare in modo critico i valori, le posizioni e gli interessi di coloro che sono coinvolti in questioni e problemi ambientali
- Mette in luce parametri sociali, politici, economici e biofisici delle questioni ambientali ed i conflitti ad esse legati
- Crede che il sapere sia una costruzione sociale derivata da processi di indagine collettiva e critica (Robottom and Hart 1993)
- Sviluppa un interesse per l’assunzione di responsabilità e per il coinvolgimento nell’azione
- Mira a sviluppare un pensiero critico
- È ispirata ad un’ideologia ambientale eco-centrica e crede che siano necessari dei cambiamenti radicali al modello di crescita economica (O'Riordan, 1981, Fien, 1993)
- Ambisce al cambiamento sociale
- Sviluppa un’attitudine di critica del modello di crescita dominante
- Crede che l’educazione ambientale non possa essere in armonia con il modello dominante di concezione del mondo.
Un’educazione ambientale orientata, per decenni, all’ecologia e alle scienze naturali, e la mancanza di una dimensione di critica sociale (Robottom 1993, Robottom et Hart 1993, Robottom 2005), potrebbero spiegare in parte il ruolo limitato dell’educazione ambientale per quel che riguarda il cambiamento della mentalità, dell’atteggiamento e dei valori sociali, e gli scarsi risultati.

Risorse e bibliografie


Stampa questa pagina

image pictopdf.png (2.7kB)
Lien vers: https://etreserasmus.eu/?CourantSIt/download&file=M4_Le_tre_correnti_delleducazione_ambientale.pdf
È possibile, cliccando sul pittogramma, scaricare questa pagina in formato pdf per la stampa. Qualsiasi uso di questo file nei comuni creativi deve menzionare la fonte e gli autori.
Autori del foglio : Ragkou Polyxeni et Ziaka Yolanda


Actualités Un réseau en Europe Vidéothèque